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Case study

 

DEUTSCH

 

 

 

6. Grenzen der Beschlagnahme
Vermögenswerte auf Konten ausländischer Filialen schweizerischer Banken können nur auf dem Weg der internationalen Rechtshilfe in Strafsachen beschlagnahmt werden.

 

5. Gefängnis wegen brüsken Bremsens - NZZ, 15.09.2004, Nr. 215, S. 14 - 15.09.2004 

Wer auf einer Autobahn die gesuchte Ausfahrt verpasst und allein deswegen brüsk abbremst, der handelt grob fahrlässig und rücksichtslos.

 

 

4. Vorstandsmitglieder haften für AHV-Beiträge

Sechs Vorstandsmitglieder des im Jahre 1999 in Nachlassstundung gegangenen Vereins EHC Kloten müssen gegenüber der Ausgleichskasse des Kantons Zürich für ausstehende Sozialversicherungsbeiträge in Höhe von über 400 000 Franken geradestehen. Das Eidgenössische Versicherungsgericht (EVG) in Luzern hat eine Verwaltungsgerichtsbeschwerde der Betroffenen abgewiesen und ein Urteil des Zürcher Sozialversicherungsgerichts bestätigt, das am 31. Dezember 2003 auf eine Klage der Ausgleichskasse hin die solidarische Haftung der Vorstandsmitglieder bejaht hatte.

 

 

3. Dialer-Opfer muss nicht zahlen

Ein Kunde eines Festnetzproviders verweigerte die Bezahlung einer seines Erachtens unberechtigten Forderung. Die (zu) hohe Rechnungssumme sei durch einen unbemerkt installierten Dialer entstanden. Das Kreisgericht Werdenberg-Sargans SG gab ihm Recht und lehnte die Klage des Providers mit Urteil vom 14. Juni 2004 ab. Der Dialer sei heimlich installiert worden, und dafür habe der Telekom-Anbieter das Risiko zu tragen. Zudem sei der Festnetzvertrag ungültig.

 

 

2. Zahnbehandlung als Folge von Essstörungen Pflichtleistung der Krankenkasse - Luzern, 27. November - Urteil K 4/98 vom 19. 10. 98 – BGEPublikation.

Die Krankenkassen müssen für die Behandlung von Zahnschäden aufkommen, die klarerweise auf schwere neuropsychische Essstörungen wie Bulimie oder Anorexia nervosa zurückzuführen sind.

 

 

1. Präzisierte Akteneinsicht im «Fall Abacha» - Nigeria muss warten - Lausanne, 18. Januar

Urteil 1A.157/2001 vom 7. 12. 01 – keine BGE Publikation vorgesehen.

In Zusammenhang mit dem Recht auf Akteneinsicht der Bundesrepublik Nigeria in dem im Kanton Genf gegen den Sohn und einen Freund des 1998 verstorbenen nigerianischen Präsidenten Sani Abacha laufenden Strafverfahren, bei dem es unter anderem um Betrug, ungetreue Geschäftsführung, Geldwäscherei und Mitgliedschaft in einer kriminellen Organisation geht, interveniert das Bundesgericht zum zweiten Mal. Bereits am 5. Juni des vergangenen Jahres war eine Verwaltungsgerichtsbeschwerde der beiden Beschuldigten gutgeheissen und festgestellt worden, dass der als Zivilpartei zugelassenen Bundesrepublik Nigeria mit Rücksicht auf das ebenfalls hängige Rechtshilfeverfahren in der gleichen Angelegenheit nicht ohne weiteres Akteneinsicht gewährt werden darf (NZZ vom 25. 6. 01).

In der Folge untersagte die Genfer Anklagekammer Nigeria formell, die auf dem Weg der Akteneinsicht gewonnenen Erkenntnisse vor der Bewilligung der Rechtshilfe in dem in Nigeria in der Sache hängigen Strafverfahren zu verwenden.

Dagegen beschwerten sich die beiden Beschuldigten erneut beim Bundesgericht und verlangten, dass die Akteneinsicht bis zum Abschluss des Rechtshilfeverfahrens ganz verweigert werde. So weit muss indessen laut einem einstimmig gefällten Urteil der I. Öffentlichrechtlichen Abteilung nicht unbedingt gegangen werden. Anderseits genügen die von der Genfer Anklagekammer gemachten Auflagen dem im Bereich der Rechtshilfe geltenden Spezialitätsprinzip nicht. Laut diesem Grundsatz dürfen die von der Schweiz erlangten Informationen ohne deren Zustimmung nur für das Verfahren verwendet werden, für das die Rechtshilfe gewährt wurde. Daher genügt es nicht, wenn dem nigerianischen Staat bis zum Abschluss des Rechtshilfeverfahrens die Verwendung der als Zivilpartei erlangten Erkenntnisse lediglich in dem bereits gegen die beiden Beschuldigten hängigen Strafverfahren untersagt wird.

Vielmehr muss das Verbot sich auf sämtliche zivilen, strafrechtlichen oder verwaltungsrechtlichen (und damit fiskalischen) Verfahren erstrecken, die gegen irgendjemanden laufen oder noch eröffnet werden. In diesem Sinne hat das Bundesgericht nun das Dispositiv im Entscheid der kantonalen Anklagekammer ergänzt.

 

 

 

ITALIANO

 

 

6. Notificazione di atti giudiziari - convenuto domiciliato in Germania - ricorso per cassazione - violazione del diritto di essere sentito - art. 122, 142 cpv. 1 lett. b, 327 lett. e CPC; 29 cpv. 2 Cost.

La notifica di atti giudiziari a cittadini residenti in Germania deve essere fatta secondo le modalità previste dalla Convenzione dell'Aja del 15 novembre 1965 relativa alla notificazione e alla comunicazione all'estero degli atti giudiziari e extragiudiziari in materia civile o commerciale (RS 0.274.131). La citazione inviata per raccomandata al luogo della residenza secondaria in Ticino di un convenuto domiciliato in Germania, è irregolare, con la conseguente nullità della stessa così come di tutti gli atti di procedura successivi, compresa la sentenza. L'irregolarità della citazione ha impedito al convenuto di partecipare all'udienza e quindi di tutelare i propri interessi, ciò che costituisce una lesione del suo diritto di essere sentito (garantito anche ai cittadini stranieri: cfr. Auer/Malinverni/Hottelier, Droit constitutionnel suisse, vol. II, 2000, n. 1169).

 

 

5. Azione di rendiconto dell'erede nei confronti di una banca - Art. 400 CO - Sentenza 27.9.2002 della Seconda Camera Civile del Tribunale d'Appello del Cantone Ticino

In caso di morte del titolare di una relazione bancaria, la banca è tenuta di regola - eccezioni sono tuttavia possibilia dare agli eredi tutte le informazioni che avrebbero dovuto dare al cliente. Premessa per il rilascio di eventuali informazioni da parte della banca è dunque innanzitutto che la relativa richiesta emani da uno o più eredi del cliente defunto. (conferma di giurisprudenza)

In presenza di un testamento istituente una terza persona quale erede universale del de cuius, alle attrici non può essere (ancora) attribuita la qualità di erede, almeno finché lo stesso non sia stato annullato o dichiarato nullo.

 

 

4. Responsabilità civile della banca verso i suoi clienti - Art. 394 CO; Art. 8 CC - Sentenza 12 giugno 2002 Seconda Camera civile Tribunale d'appello del Cantone Ticino, L.B., V. in L.B. c. Banca Z.

In caso d'inadempimento del contratto di mandato, l'onere della prova dell'esecuzione del contratto incombe alla banca debitrice. Ciò è il caso a sapere chi abbia ha impartito un certo ordine di bonifico.

Non ne va diversamente in presenza di formule contrattualistiche che consentono di far sopportare il rischio al cliente in caso di errore nella sua identificazione, qualora la banca abbia commesso una colpa grave nella verifica della legittimazione del cliente.

Allorquando una banca accetta di trattenere presso di sé la corrispondenza che essa invia al cliente, queste comunicazioni gli sono opponibili come se le avesse ricevute. Rimane riservata al giudice la facoltà di apprezzare in equità le circostanze concrete, ritenuto che il richiamo della finzione della tacita accettazione potrà se del caso essere sanzionato a titolo di abuso di diritto. Ciò è ad esempio è caso quando dal solo silenzio del cliente la banca non possa in buona fede concludere per una tacita accettazione da parte sua delle operazioni contestate

 

 

3. Azione di rendiconto dell'erede - Dimostrazione dell'esistenza di un contratto di mandato - Art. 400 CO Decisione 30.1.2003 (ACJC 87/2003) della Cour de Justice (GE) AS, DR., GU R c. S.

L'accoglimento di un'azione in rendiconto presentata da un erede presuppone che questi dimostri l'esistenza di un contratto di mandato tra la parte convenuta e il de cujus. In caso contrario, la persona fisica che è semplicemente a conoscenza di dati e informazioni suscettibili di interessare gli eredi non è tenuta a rendere conto.

 

 

2. Diritto bancario - responsabilità della banca - Art. 11 LBVM Art. 398 cpv. 2 CO - Responsabilità della banca per delle transazioni su opzioni decise dal cliente. Doveri della banca nei riguardi del cliente in virtù degli art. 398 cpv. 2 CO e 11 LBVM. Forma degli avvertimenti da dare al cliente. Esperienza del cliente. Esigenze di conoscenze particolari del personale della banca. Rapporto di causalità tra la violazione dell’obbligo ed il danno. Riduzione del danno per colpa del cliente. Sentenza del 16.1.2004 della Corte di Giustizia del Canton Ginavra, C. c. M. et S.

Quando il cliente, che non ha nessuna conoscenza in materia finanziaria, decide da solo di eseguire delle transazioni finanziarie complesse, la banca deve esporre chiaramente al cliente i rischi corsi. Il personale che riceve gli ordini del cliente deve essere in grado di dare le spiegazioni necessarie.

 

 

1. Notificazione di atti giudiziari - mancato ritiro della citazione causa malattia - violazione del diritto di essere sentito - art. 124 cpv. 1, 142 cpv. 1 lett. b, 327 lett. e CPC

Cantone Ticino: Sentenza CCC 10.2.2003 (16.2003.3)

Se non vi sono irregolarità nella notificazione dell'atto, lo stesso è validamente notificato anche se il destinatario ha rifiutato o impedito la consegna. Se il destinatario della notificazione di un atto giudiziario abbandona - ancorché temporaneamente e per motivi di salute - la sua residenza abituale, egli è tenuto ad adottare tutte le misure atte a salvaguardare i suoi diritti, sia designando un rappresentante, sia in altro modo che permetta la ricezione di atti importanti per la sua persona. La malattia del destinatario dell'atto non rende inefficace la notifica del medesimo.

 

 

 

FRANCAIS

 

 

1. For impératif à l'étranger et litige bancaire

Le Oberlandesgericht (OLG) de Hambourg a rendu un jugement extrêmement important daté du 23 juin 2004 concernant le client allemand d'une banque suisse qui assignait la banque en dommages-intérêts pour les actes d'un tiers gérant devant les tribunaux allemands (downloads). Ce jugement reconnaît la compétence des tribunaux allemands pour connaître de cette action en se fondant sur le for du consommateur de la Convention de Lugano (art. 13).

   

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